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Ciao,

ecco un nuovo numero di Finding Beauty, una raccolta per i curiosi, gli eterni studenti e gli esploratori della bellezza, a cura di Ant, il nostro Creative Director e Head of Storytelling.

Se vuoi contribuire alla nostra raccolta, mandaci tutto quello che trovi bello su findbeauty@imille.agency.
E puoi recuperare tutta la bellezza che magari ti sei perso nei numeri precedenti qui.


N°35 | 16 Gennaio 2021

Un freddo porco. E alla fine del tragitto, mi sentivo come il cagnolino de "La carica dei 101". In più, il mix mascherina + occhiali da sole (indossati più per il vento che per la luce - non di certo quello che ha reso famosi gli inverni di Milano nel mondo) aveva su di me l'effetto di questi bellissimi commercial. Ma che ficata è stata tornare in ufficio con la bici! Un senso di libertà come poche volte in quasi 40 anni. Nell’open space eravamo con la stessa densità abitativa della Lapponia, 2 per km quadrato; distanti nei tavoloni come i nobili delle corti durante i pasti. Ma che ficata, ragazzi. Parlarsi senza fissare una call. Prendersi un caffè con qualcuno, senza un monitor di mezzo. Persino farsi due risate tra una mail e l’altra. Adrenalina pura. Forse quello che stiamo vivendo non sarà tutto da buttare, se servirà anche solo a farci rivedere la bellezza delle piccolissime cose come queste. Stringiamo ancora i denti. La salita che abbiamo ancora davanti adesso, vale tutte le belle discese che torneremo a fare dopo. Che sia in bici oppure no.

 

#5
MOLTO PIACERE, ANTONIO SIGNAL


Ho due presentazioni da fare. Solo che la prima è un po' come il format di David Letterman, cioè è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni. Mentre la seconda, beh, ve la dico dopo. Il primo è Elon Musk aka The Golden Boy. Figura eclettica e controversa, che fa diventare oro tutto quello che tocca. Prima di tutto, il suo conto in banca. E non ha nemmeno bisogno di toccarle, le cose.

Gli basta un tweet. Su Twitter, infatti, Mr. Musk dice a un certo punto di usare Signal. Come le mosche sulla... vabbè, diciamo come le api con i campi in fiore, gli investitori puntano tutto in borsa su un'azienda che si chiama Signal Advance. Ma è un'altra azienda rispetto a Signal, il social network, che invece è un'iniziativa senza fini di lucro. Questi si ritrovano quindi con una capitalizzazione incredibile, solo per un caso di omonimia. Ed ora posso fare la seconda presentazione: Antonio Signal, codice IBAN IT31D0311103253000000008568. Piacere mio. 

https://www.finanzaonline.com/notizie/elon-musk-tesla-twitta-buy-comprate-signal-buy-stratosferici-11-000-su-signal-advance-ma-sono-due-societa-diverse/

 

#4
IT WAS ACCEPTABLE
IN THE 80'S

 

Oltre ad essere un pezzone di Calvin Harris perfetto per i vostri allenamenti aerobici, è un po' la sensazione che proverete, amici millennials, quando vi tufferete in questo profilo Instagram, come un gamberetto nella salsa cocktail. Keyword: nostalgia. Scorrete il feed continuando a dire cose come "nooo, ce l'avevo anch'io!" oppure "ma pensa che a casa dei miei c'è ancora..." o cose tipo "chissà che fine gli ha fatto fare mia madre". Quando il presente è incertissimo e il futuro non è più quello di una volta - cit. - il passato diventa un rifugio confortevole e idealizzato. Perciò, have a look and thank me later. E per restare a tema e citare i Goonies, 80s never die.
https://www.instagram.com/ricercadeltempoperduto/
 


 

#3
EDIT PARTY


Cache Bunny è una vecchia conoscenza di questa newsletter. È già entrata alcune volte nella Top 5 e ci entra ancora una volta con questo ultimo progetto collaborativo molto interessante, in cui ha chiamato alle armi 19 montatori/creator, chiedendo ad ognuno di loro di "aggiungere un pezzo". Qui è come lei lo racconta:

This year has been challenging for everyone, but that has inspired many of us to look for new connections in new places. In the beginning of quarantine, I was desperate for ways to connect with other creators. I tried streaming my edits on Twitch and Youtube, but found that explaining my every move while editing was exhausting and a lot of pressure. I've never been much of a phone talker, so I had the crazy idea to start a 24/7 zoom call where anyone from around the world could join and work together without any voice chatting. I wasn't sure if anyone would be on board for this idea, but right away people started joining. One of the very first members, @core787, figured out a way to stream music through the call so we could all share and listen to the same music while working! I didn't realize at the time how important it would be to have our mics muted, but this allowed ALL people to feel comfortable joining, even if they didn't speak any English, or had to be quiet in their homes. Over the past 7 months this has grown into an incredible community where we share advice, feedback, show our screens while we edit, and most importantly build friendships. Thanks to @edit.party I have an amazing community of people to share my days with, create with, and even share my life with (@officialmarcorodriguez im lookin at u 😘). I am so proud to have pulled off a collab with all of these amazing people from around the world and I hope you all enjoy the first of many collabs to come. 


Inutile dire che questo progetto può aprire delle vie incredibili e ha delle potenzialità pazzesche, che possono investire il cinema, la musica, le arti digitali in generale e, perché no, l'advertising.  

https://www.instagram.com/tv/CJHTb20Atoi/?igshid=c79kiuksu1ej


 

#2
MA PIACE ANCHE
AI BAMBINI

 

Che cambio di paradigma, quello al quale stiamo assistendo. Prima con l'industria dell'intrattenimento, ora con quello dei giocattoli. Cartoni animati* - termine retró che però ci dà il perimetro - da una parte, giocattoli dall’altra. Cose che nascevano per i bambini, che sono sempre più adulte. Sempre più, cioè, rivolte ai loro responsabili d’acquisto. Pensate alla Pixar: prima con Inside Out, poi con Coco, ora con Soul. Cartoni animati* che si fa un po’ fatica a definire per bambini. Pensate ora ai Lego, mattoncini ai quali solo la fantasia (dei bambini) sembrava poter dare una forma e che oggi, con il lancio di Lego Bonsai, diventano una volta per tutte un gioco solo per adulti.

Che risponde per altro all’insight molto adulto del piacere di prendersi cura delle piante, senza la frustrazione di vederle appassire. Fino a qualche tempo fa, si poteva dunque dire che brand come Pixar o Lego costruivano forme di intrattenimento per bambini, che però potevano piacere anche agli adulti. Di questo passo, sarà presto il contrario. 

https://youtu.be/0XiPkTadfWQ

#1
ONE MAN CINEMA


Mi ha ricordato un po' il premiatissimo progetto di the best job in the world e in generale i secchioni dell'adv diranno che la meccanica creativa non è del tutto never heard before (ricordo un'altra campagna, forse di Samsung, in cui venivi spedito in un monastero in Tibet per godere a pieno delle potentissime casse della loro ultima tv), ma questo non diminuisce il fascino di questo bel progetto per il Goteborg Film Festival. Promuovere un festival cinematografico penso sia il più bel brief che un creativo possa ricevere. Nell'anno in cui tenersi a distanza era un obbligo, questi creativi qua hanno provato a trasformarlo in suggestivo piacere, isolando le persone nella maniera più iperbolica possibile. Molto bello anche il promo, che sembra esso stesso un piccolo pezzo di cinema.

https://goteborgfilmfestival.se/en/the-isolated-cinema/
 


 

Ci vediamo sulla ciclabile
Ant



 


Antonio Di Battista

Creative Director, Head of Storytelling at Imille


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