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Ciao,

ecco un nuovo numero di Finding Beauty, una raccolta per i curiosi, gli eterni studenti e gli esploratori della bellezza, a cura di Ant, il nostro Creative Director e Head of Storytelling.

Se vuoi contribuire alla nostra raccolta, mandaci tutto quello che trovi bello su findbeauty@imille.agency.
E puoi recuperare tutta la bellezza che magari ti sei perso nei numeri precedenti qui.


N°31 | 5 Dicembre 2020

Il titolo della nuova Top 5 si potrebbe riassumere in: "small ideas, big impact". Idee che nascevano piccole e semplici, ma che con un po' di disciplina sono diventate grandi. C'era un aneddoto su un qualche scrittore famoso che diceva a proposito di se stesso: "In realtà sono uno scrittore mediocre. Il mio talento sta nello svegliarmi ogni mattina alle 5 e mettermi a scrivere per ore". Alcune delle idee che trovate nella solita, arbitraria classifica di oggi, sembrano nate quasi da una battuta, da una di quelle cazzate che si spara durante un brainstorming. E invece poi sono state disciplinate e hanno avuto la costanza dello scrittore per arrivare in fondo al loro racconto. Il cui prodotto sia un libro intero, ma vuoto, oppure la frase secca di un'intervista come per Maradona. Addomesticate i vostri spunti. Appuntiteli in idee. Svegliatele alle 5. Disciplinatele per ore. Sarà bello ritrovarle alla fine come un nonno che non rivede le nipoti da un po': 
cresciute. 
 

#5
DISSING THE GIANT


Tempi duri per il gigante Amazon. Beh, si fa per dire, dai. Però è innegabile che le spinte critiche nei confronti del modello di consumo che propone si stiano diffondendo sempre di più. Tuttavia, a parte un generico "boycott Amazon" di qua e di là, e qualche post pieno di grandi proclami anti-capitalistici - scritti probabilmente da device acquistati in sconto sulla piattaforma stessa - niente di particolarmente interessante era stato fatto per contrastarne l'inesorabile successo. 

Gli attivisti di LeggiScomodo ci hanno provato, realizzando uno stunt con circa 1.000 scatole all’ingresso dello stabilimento Amazon di Colleferro (Roma) per denunciare il modello inquinante del #BlackFriday. Top 5 per l'impegno e per lo use of media. 

https://www.instagram.com/p/CIFnpJgBt2H/?igshid=1vwz8xiokjzcc 


 

 

#4
TRAVELLING WITHOUT MOVING

 

Ci sono viaggi che nessuna pandemia può fermare. Oh wait, non sto parlando per forza di droga e alcol. Parlo della lettura di una bella storia, da sempre un incredibile trip di evasione. Io personalmente faccio un po' fatica a leggere, perché mi sembra di lavorare 10 volte più del normale. Mi fermo ad ogni riga, mi gusto ogni virgola messa bene o mi interrogo su ogni punto messo male; mi gingillo su ogni metafora bella e mi incazzo per una similitudine banale; mi innamoro di tutto, tranne che delle trame. Quelle mi sono sempre interessate poco.

Per me è intrigante vedere come la storia è stata resa, più della storia stessa. Su di me, infatti, gli spoiler non hanno tanto effetto. A me interessa vedere come procede, più che sapere come va a finire. Le strutture narrative sono sempre le stesse dal Codice di Hammurabi a The Queen's Gambit. Cambiano solo i modi di rendere la storia che, citando il monaco de Il nome della rosa, è "solo una sublime e costante ricapitolazione" di cose già inventate. Insomma, è come chiedersi se è meglio la versione dei Nirvana o quella di David Bowie e sapete già di che canzone parlo. Ma togliendo il mio caso spero particolarissimo, leggere resta sempre il modo più bello ed economico di viaggiare, anche durante il lockdown. La biblioteca di New York lo sa e ve lo ricorda in un modo semplice, come aprire un libro.

https://www.instagram.com/p/CIGMW20pR0M/?igshid=1rvdoikkyyn3d 

#3
LA PENNA DE DIOS


Nei paesini dai quali traggo le mie umili origini, gli anziani si radunano di tanto in tanto davanti alla pala dei necrologi e, con mani rigorosamente incrociate dietro la schiena, si fermano a guardare e commentare la lista dei deceduti, con un malcelato e umanissimo atteggiamento "meglio a te che a me". Quando muoiono dei personaggi noti, sui social succede un po' la stessa cosa: tutti a guardare e commentare, solo con le mani davanti alla tastiera invece che dietro la schiena. Le tech company della Silicon Valley non hanno inventato niente che gli 80enni di Castiglione Messer Raimondo in provincia di Teramo non sapessero già.

Per come funziona l'agenda setting di Facebook, Insta e Twitter vari, la morte di Diego Armando Maradona era dunque un'occasione ghiottissima. Un genio da una parte, un drogato dall'altra. Il miglior calciatore di tutti i tempi vs un mafioso sessista. Grandi sostenitori, grandi detrattori. Ognuno fermo a guardare un'angolazione precisa: chi l'atleta, chi l'uomo, chi la leggenda. Io sono francamente piuttosto tiepido, cioè davvero poco interessato al personaggio. Ma questa angolazione dell'autorevole Campaign è stata una delle più originali (del resto, questo è il mestiere che mi sono scelto): Maradona il copywriter. Che vi appassioni o meno il Pibe, magari vi appassionerà la penna, capace di belle meccaniche e bei trick. Proprio come quelle dei suoi piedi. 

https://www.campaignlive.co.uk/article/diego-maradona-tribute-one-argentinas-best-copywriters/1701393
 



 

#2
MERDA, CHE ARTISTA.

 

Qualcuno lo ha definito il nuovo Piero Manzoni e mai definizione fu più appropriata, perché questa operazione è davvero Merda d'artista. Vendere un contenitore, con un contenuto vuoto. Vuoto come la politica che, secondo l'autore, avrebbe contraddistinto l'operato di Matteo Salvini in questi anni. Una delle trollate più brillanti ever, che incrocia l'advertising, l'impegno politico e la performance. Potrei raccontarvi molto di più a riguardo, ma preferisco lasciare anch'io in segno di tributo a questa strepitosa idea, una pagina vuota.

https://www.ilpost.it/flashes/salvini-libro-pagine-bianche/
 

#1
THEY DON'T EXIST

Ci sono aziende che hanno un core business particolare: vendere persone false. Sul sito Generated.photospuoi acquistare una persona falsa "unica e senza preoccupazioni" per 2,99 $ o 1.000 persone per 1.000 $. Se hai solo bisogno di un paio di persone false, per i personaggi di un videogioco o per rendere il sito web della tua azienda più diversificato, puoi ottenere le loro foto gratuitamente su ThisPersonDoesNotExist.com. Regola la loro somiglianza secondo necessità; rendili vecchi o giovani o scegli la loro l'etnia di tua scelta. Se vuoi che la tua persona finta sia animata, la società chiamata Rosebud può farlo e può farla persino parlare. Scrollate questo impressionante articolo del New York Times, prima che vi assalga una qualche crisi di identità.

https://www.nytimes.com/interactive/2020/11/21/science/artificial-intelligence-fake-people-faces.html?auth=login-google
 

 

Come siete cresciuti anche voi, Findingbeauters.



 


Antonio Di Battista

Creative Director, Head of Storytelling at Imille


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