Ricevi Finding Beauty ogni settimana. Iscriviti quì

Iscriviti quì



copertina di: Adsoftheworld

 

Ecco un nuovo numero di Finding Beauty, la newsletter per gli esploratori della bellezza a cura di Antonio Di Battista, Creative Director di Imille.

Se vuoi segnalarci tu una cosa bella, scrivi a findbeauty@imille.agency.
Se vuoi vedere quanta bellezza ti sei perso, consulta l'archivio.


N°50 | 31 aprile 2021


Ciao Findingbeauters,

piccolo, spazio, pubblicità. Questa settimana l'adv è il tema dominante della Top 5. Ma c'è da dire che dopo il torpore un po' voluto e un po' forzato dei blocchi dei mesi scorsi, si rivede un certo fermento nella industry. Nei budget e nelle produzioni che tornano a muoversi e, per fortuna, anche nelle idee. Qui ne trovate alcune che se fossi in voi non affiderei solo ad uno sguardo distratto. Il tempo è un galantuomo. Perciò non oggi e magari non domani stesso, ma fare questo mestiere da più anni di quanti io non voglia ammettere, mi ha insegnato che arriva quel giorno in cui ringrazierete Finding Beauty per quello spunto, quella reference, quel movimento di camera, quel tipo di fotografia, quello stile o quella cosa che avevate visto qui e che ora vi torna così tanto utile per la vostra interna con il direttore creativo o per far sì che il cliente capisca meglio quale sarà la resa dell'idea che gli avete appena presentato. Perdeteci un po' di tempo adesso. Sarà tempo che guadagnerete prima o poi.  

#5
MAKING A GOOD PRINT IS NOT A MISTAKE

 

Ma che fine ha fatto la stampa? Voi l'avete più vista? Ne avete più sentito parlare? Verrebbe da dire: poverina, la stampa. Un tempo il mattone dal quale ogni cosa veniva costruita, oggi relegata per lo più ad arredamento di campagne, con il compito di descrivere, spiegare e raccontare irrilevanti dettagli di prodotti e servizi che durano il tempo di una sfogliata. 

Qualcuno potrebbe dire che la stampa non è morta. Si è solo spostata on line. È diventata magari più veloce e contestuale - ma non è in fondo sempre stata un po' veloce, visto che vive lo spazio tra una pagina e l'altra o il passaggio di un autobus? - ma somiglia ancora in tutto e per tutto ai codici e agli stilemi di quel cocktail fatto di una parte copy e una parte visual. Datemi pure del nostalgico, ma io penso che la stampa possa avere ancora qualcosa da raccontare. Meno dettagli di prodotti e servizi, se possibile, ma può raccontare filosofie, visioni e un certo modo di intendere la società e il mondo stesso. McDonald's ci dice che questo può valere per ogni aspetto del tuo brand. Anche per il modo in cui selezioni le persone che lavoreranno per costruirlo: "McDonald’s has a clear strategy if it comes to recruiting new employees: 'Hire on attitude, train on skills'. It’s not about the experience on your resume, but all about the willingness to learn".

Esempi come questo mi fanno pensare che sì, in effetti la stampa può ancora avere qualcosa da dire e che non considerarla all'interno delle vostre strategie, dei vostri brainstorming e dei vostri budget media, beh, potrebbe essere un errore.

HIRE THIS  

#4
CLOSING SOON

 

Volete prima la buona notizia o quella cattiva? Fa niente, iniziamo con la cattiva. Nell'Oceano Pacifico c'è una zona di immondizia che copre 1,6 milioni di chilometri quadrati, contiene circa 80 milioni di tonnellate di plastica e raddoppia le sue dimensioni ogni 10 anni. Veniamo a quella buona. Un gruppo di giovani artisti e attivisti eco-consapevoli noti come Converse All Stars ha deciso di fare qualcosa per questo ammasso di pattumiera galleggiante. Giusto in tempo per la Giornata della Terra, hanno lanciato un negozio virtuale nell'area della spazzatura, con oltre 40 paia di prototipi in vendita, tutti progettati da giovani creativi nel mondo, e il cui ricavato serve a sostenere la causa. Alcune idee di realizzazione delle scarpe sono molto interessanti: quella dell'australiana Emma French ad esempio, che ha usato come inchiostro l'inquinamento prodotto dai tubi di scarico. Una bella idea quella di uno store virtuale realizzato proprio lì, ma che speriamo possa chiudere il prima possibile.

OPEN THIS TO CLOSE THAT

#3
THE JOURNEY
BEYOND PLASTIC

 

Se il racconto precedente cerca di trovare una soluzione per eliminare la plastica, questo cerca in un certo senso di darle una nuova vita. Amici creativi, tra di noi ce lo possiamo dire: quante volte vi è capitato solo questa settimana di ricevere un brief con la parola chiave “sostenibilità”? Riuscire a dire qualcosa di originale o anche solo dire le solite cose in modo originale sta diventando sempre più difficile. Il territorio è molto (e giustamente) presidiato. Forse è anche per questo che ho apprezzato alcune scelte di questo film Adidas che mette insieme footage ben scelto e contenuti prodotti, un po’ di post ben fatta e qualche formula copy carina nel voice over. Certo, poi se anche il prodotto da comunicare ti dà una mano, viene tutto un filo più semplice.

GO BEYOND
 

#2
THE NUOVO DOVE

 

Con il regista italo-inglese Benito Montorio ho lavorato insieme qualche anno fa per uno spot Enel. Da allora capita che qualche volta ci sentiamo e scherziamo proprio sulle sue origini miste, scrivendoci in questa lingua mezza e mezza. Giorni fa mi arriva un messaggio. Era lui che mi diceva: "Hey cha cazo Antonio have you visto my nuovo?". Mi fa ridere perché mi fa pensare al monaco de Il nome della rosa, che parlava mescolando le lingue. Allora mi sono andato a vedere il my nuovo. Era il suo ultimo film per Dove, un nuovo pezzo della lunga tradizione del brand dalla parte della Real Beauty. Questa volta affrontata nella delicata età in cui la consapevolezza di se stessi, del proprio corpo e della relazione di questo con il resto della società inizia a svilupparsi: la pre-adolescenza. Può darsi che dipenda anche dal fatto che Benito ha un figlio proprio in quell'età, ma penso che lui abbia un'incredibile sensibilità nel raccontare in modo autentico i pre-adolescenti e il loro rapporto, in questo caso, con quello che invece autentico non lo è affatto, vale a dire le app di foto-ritocco i cui dati ci dicono che l'età del primo utilizzo si sta abbassando sempre di più. È il nuovo Dove, ma la narrativa del brand e sempre la stessa da anni e anni. Eppure riesce a produrre ogni volta qualcosa di my nuovo.

REVERSE IT
 

#1
CONFUSING TIMES

 

Se scorrete attraverso la reel di Juan Cabral capite facilmente come mai molti creativi - per lo meno quelli della mia generazione - abbiano deciso di fare questo lavoro anche a causa sua. Il suo portfolio è un'infilata di ori e grand prix di Cannes. In pratica è la cosa più vicina ad un archivio sintetico della storia del festival e dell'advertising in generale. Il suo ultimo lavoro per Burger King è un film di prodotto > che diventa manifesto di brand > che diventa un manifesto dei tempi in cui viviamo. Tempi, per l'appunto, abbastanza confusi. C'è un bell'insight, c'è una bella scrittura, c'è ironia, c'è una bella fotografia e una cura pazzesca per la composizione visiva. E c'è forse una piccola certezza in questi tempi incerti: guardandolo, forse a qualche giovane creativo che ancora non sa di esserlo verrà voglia di fare questo mestiere.

GET INSPIRED BY JUAN 
 

 

You're welcome, my friends.

Ant



 


Antonio Di Battista

Creative Director, Head of Storytelling at Imille

 


Ti è piaciuto questo numero?








Copyright © 2021 Imille srl - Tutti i diritti riservati.

Imille è insieme un’agenzia creativa, una società di consulenza strategica, uno studio di design, un partner per l’innovazione. Ha sedi a Milano, Roma, Madrid e Santiago del Cile, da dove collabora con grandi aziende italiane e multinazionali ai loro progetti di branding, product/service design, comunicazione e performance.

Contattaci o invia i tuoi suggerimenti via email a:
findingbeauty@imille.agency

Annulla iscrizione