N°47 | 10 aprile 2021

Ciao Findingbeauters,

vi racconto una bella storia. Un giorno a Tiziano cadde il pennello mentre ritraeva Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Spagna. L'accaduto sarebbe passato inosservato, se solo l'imperatore non si fosse chinato a raccogliere il pennello, nello stupore di tutti. Il gesto di umiltà e devozione ebbe una tale valenza simbolica, che secoli dopo Raimondo Zaballi gli avrebbe dedicato questo olio su tela. Un'altra volta Carlo V chiese a Tiziano di ritoccare un dipinto posto molto in alto e fu lo stesso imperatore, con l'aiuto di una serie di cortigiani, a spostare una tavola in modo che l'artista vi potesse salire. E mentre i cortigiani si lamentavano, l'imperatore li zittì dicendo: “Principi ne abbiano a non finire, ma di Tiziano ne abbiamo uno solo”. L’ammirazione di Carlo V verso il pittore era infinita, al punto che gli conferì il titolo di conte e lo nominò Cavaliere dello Speron d’oro.

Forse dovremmo essere tutti un po' Carlo V: con la capacità di riconoscere la bellezza e l'umiltà di metterci al suo servizio. Perché se è vero che Parigi val ben una messa, la bellezza varrà sempre un inchino. Nella Top 5 di oggi, magari non troverete i pennelli di Tiziano, ma avrete 5 scuse per chinare il capo, se non come Carlo V davanti alla tela del pittore, almeno sul rettangolo del vostro smartphone. Buona pittura.

#5
IL BELLO
DI UNA NEWSLETTER SULLA BELLEZZA

Volete sapere qual è la cosa più bella di Finding Beauty? Voi. Le battute che ci scrivete, i vostri "nooo, ma dovevi mettere questo! (e link a seguire), i vostri "questo sì che meritava la Top 1" (e link a seguire), le vostre segnalazioni (scusateci se non riusciamo a mettere tutte le cose che ci mandate, ci vorrebbe una Top 50), ma anche solo le mail in cui ci dedicate un grazie per aver reso il vostro sabato mattina un po' più bello. Il modo così partecipativo che avete di seguirci ci dà la sensazione che Finding Beauty per voi sia qualcosa in più di "aprire una mail". Forse perché ogni volta che la aprite, proprio come succede a noi con le vostre, anche il vostro mondo si apre un po' di più. 

Questo profilo Instagram è dedicato ai panni stesi. Ce lo avete mandato insieme ad un "razionale" che può bastare a se stesso: "Il bucato steso si muove sinuoso, sospeso, tra una casa e l'altra. Scende dai balconi, con i suoi mille colori. Il profumo del bucato steso racconta la storia di chi abita quelle mura, racconta di quella strada, di quel quartiere, di quel paese. Il bucato steso fuori sa di casa, di centro storico, di sud italia, sa di nonni e vicini di casa. Il bucato steso fuori sembra un pezzo di noi, sotto gli occhi di molti. L'intimità, in mostra. Il bucato steso fuori è la bellezza di una storia che merita di essere immaginata e raccontata. Un po’ di ordinaria ma straordinaria bellezza, per voi cari amici di Imille”.

Sì, non c'è alcun dubbio: la cosa più bella di questa newsletter dedicata alla bellezza, siete voi.

CLOTHES LINES POETRY
 

#4
"FACCIAMO IL PED?" "NAAAH, FACCIAMO
UN MAGAZINE"

Il rapporto di Bottega Veneta con i social network somiglia sempre di più a quello di Nanni Moretti con le feste: "Mi si nota di più se non vengo o se vengo e me ne sto in disparte?". Già qualche tempo fa avevano annunciato la loro exit strategy e c'è da dire per dovere di cronaca che operazioni come queste, temporanee o meno che siano, non le trovi alla voce never heard before. Ma l'idea di trasformare i loro PED - parola che vorrei finisse sotto un autobus - in un social mediazine, cioè un prodotto che richiama i linguaggi dei contenuti editoriali tipici del settore, ma riadattati per parlare uno slang più digitale, è parecchio interessante. Quale che sia la presenza del vostro brand sui social, l'idea di non limitarsi appunto ad una sola presenza, ma di provare a ripensare il modo stesso di essere sui social, è da seguire PEDissequamente.

SEE THE SOCIAL MEDIAZINE

#3
SKY IS NOT THE LIMIT

Per qualcuno il cielo è il solo limite possibile. Per IKEA, nemmeno quello. Anzi, il cielo è un tema ricorrente della narrazione di questa marca, che continua ad essere per la creatività quello che un poster è per la cameretta di un teenager: un punto di riferimento. Ed è incredibile vedere come il cielo sia utilizzato ogni volta con una chiave diversa e straordinaria. Iniziando da un film capolavoro di qualche tempo fa, che univa l’oniricità del voice over di Shakespeare a quello di una caduta aerea lunga una notte, fino ad arrivare a un caso recentissimo in un cui questa volta è un asteroide a cadere dal cielo, facendosi sempre più rarefatto. In questo nuovo episodio, se così si può dire, nel cielo ci sono tanti piccoli pianeti; tanti quanti gli abitanti del pianeta stesso, come metafora di una sensibilità ambientale che sta maturando e che deve farlo in fretta. Se oltre ad avere una personalità questa marca fosse anche una persona vera e propria, me la immaginerei seduta sul lettino dell'analista. Ma che non va in analisi per risolvere un problema particolare, perché non sembra averne (almeno in fatto di comunicazione). Ci va più per quel desiderio tipico delle persone mature e risolte di conoscersi a fondo. Ecco, io me la immagino che inizia la seduta così: “I miei sogni hanno una struttura ricorsiva e spesso sono ambientati nel cielo. Dottore, secondo lei cosa significa?”.

START A BETTER WORLD
 

#2
PAESAGGI CHE FLUTTUANO COME MERCATI FINANZIARI

Che a Finding Beauty piacciano le intelligenze artificiali non è certo una novità. Le loro applicazioni non finiscono mai di sorprenderci, ma questa di oggi è davvero straordinaria. In pratica, questo ragazzo qui ha realizzato un progetto che si chiama eth_landscapes e che funziona così: attraverso una AI, genera dei paesaggi che imitano il grafico dell'andamento dei prezzi di scambio tra Ethereum e dollaro. E sarebbe già sufficiente così. Ma se poi vi addentrate nel suo portfolio, potete scoprire molto altro che vi farà fluttuare altissimi.

FLUTTUA QUI

#1
A STORY IN A SEARCH

Ci sono i brand che raccontano storie sui loro prodotti. E poi ci sono i brand che raccontano i loro prodotti attraverso le storie. Per chiudere la newsletter di oggi un po' come l'abbiamo iniziata, potremmo dire che i prodotti di Google sono come la tavolozza di Tiziano: strumenti nelle mani del narratore. Il suo iconico rettangolo di ricerca è diventato un vero format di comunicazione, che ha permesso in questi anni di raccontare storie bellissime. L'ultimo della saga merita la Top 1 di questa settimana per la capacità di unire insight, minimalismo visivo e incredibile attualità del tema. Certo, un buon budget può senz'altro contribuire alla produzione di una buona storia, ma questa volta, così come in tutte le altre di questo contenitore narrativo, non è quello a fare la differenza. Questa volta è il coraggio di una marca che prendere una posizione, più che un posizionamento di marca. Che parte da dati precisissimi, per tradurli in un messaggio universale. Che dipingere un racconto che magari non entrerà nella storia dell'arte, ma di sicuro nella storia della marca stessa.

GET BACK TO WHAT YOU LOVE

Raccogliete i pennelli della bellezza, my friends.

Ant

Antonio Di Battista

Creative Director, Head of Storytelling at Imille